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Come può il CBD aiutare il FEGATO?

Il sistema endocannabinoide è una rete fisiologica che mantiene il funzionamento interno e l’equilibrio di molti altri sistemi all’interno del corpo. L’ECS richiede che i cannabinoidi si leghino ai recettori CB-1 e CB-2. Un cannabinoide, il CBD (cannabidiolo), è in grado di interagire con entrambi questi recettori e fornisce all’ECS i composti necessari per operare.
Mentre i test sono attualmente in corso sui topi, i risultati promettenti porteranno probabilmente a test clinici nell’uomo nel prossimo futuro. La ricerca indica che l’ECS non è coinvolto a meno che il fegato non sia sano. Quando l’ECS si attiva, in un fegato con lesioni o danni ai tessuti, sembra si attivi una risposta antinfiammatoria.
In uno studio del 2011, pubblicato su Cell Death and Disease, ha scoperto che il CBD ha provocato la morte delle cellule epatiche responsabili della produzione di tessuto cicatriziale nel fegato. Ciò significa che il CBD lavora per fermare la progressione del danno epatico. Il British Journal of Pharmacology ha pubblicato uno studio che ha accreditato al CBD il miglioramento dell’encefalopatia epatica, che è un disturbo neuropsichiatrico associato a insufficienza epatica. Con questo disturbo, le funzioni cognitive e motorie sono diminuite. I risultati dei topi trattati con CBD hanno evidenziato che la funzione epatica è stata ripristinata e la funzione cerebrale normalizzata.
Con questo tipo di risultati, è chiaro che sono necessarie ulteriori ricerche e test clinici sull’uomo. Poiché il CBD viene utilizzato per trattare con successo una serie di altre condizioni, non sorprende che il cannabidiolo stia aiutando a curare le malattie del fegato.
La cannabis medica è un farmaco alternativo, efficace e naturale che sta aiutando molti pazienti e che deve essere sempre prescritto da un medico e tenuto sotto stretto controllo.

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